Pensare i morti è onorare la vita, il suo cambiar continuamente forma, di corpo in corpo, conservandone memoria. Siamo i corpi che ci hanno preceduto ed anche qualcosa d’altro, ripetizione e cambiamento insieme. 

I morti riguardano tutti.

Ci sono quelli speciali per te, quelli che hai amato e a volte ti prende il desiderio di sottrarli, anche solo per un momento, a questo flusso per riavere la loro materialità di corpi, di odori e voci. Perché il pensiero di loro è sempre con te, ma è il corpo da toccare e stringere che manca tanto.

Ma posso toccare e stringere di più chi c’è, in tua memoria papà. 

La cultura popolare salentina è maestra: onora i morti con un dono materiale ai vivi, a persone reali e concrete. 

ll giorno dei morti è un giorno di luce.