Le parole son suoni e lame
Anita Piscazzi, nasce ad Acquaviva delle Fonti nelle Puglie. Ama la poesia, tra gli altri, di Mariangela Gualtieri, Pier Paolo Pasolini, Vittorio Bodini, Silvia Platb. Da bambina raccontava a tutti che sarebbe diventata una pianista, crescendo persevera in questa convinzione studiando pianoforte al Conservatorio «Niccolò Piccinni» di Bari, dove nel ’96 si diploma e continua a suonare con un violinista formando un duo. Ha partecipato a diversi premi letterari riscuotendo alcuni successi. Ha pubblicato la raccolta di versi Amal (Palomar, Bari 2007) e sue poesie sono presenti in alcune antologie come L’anemone e la luna (La Vallisa, Bari 2000) e Il segreto delle fragole (Lietocolle, Faloppio, 2011) e nel semestrale «incroci» (Adda, Bari, 2012). È stata recensita da Maurizio Cucchi sull’inserto «Specchio» de «La Stampa» e nella rubrica «Perle di classica» di «Libero». Collabora con la rivista letteraria «La Vallisa» (Besa, Fasano). È caporedattrice della rivista di poesia «Marsia» (Progedit, Bari).