Dignità, protagonismo e libertà in un barattolo di pomodoro

“Da alcuni giorni è arrivato finalmente in distribuzione il pomodoro pelato “Riaccolto. La Terra della libertà” realizzato nelle campagne di San Severo (Foggia), totalmente etico, ossia libero, in ogni suo passaggio produttivo, da qualsivoglia forma di sfruttamento della manodopera agricola, risultato di un progetto che vede la sinergia tra braccianti agricoli africani, realtà agricole della capitanata e istituzioni pubbliche per lottare contro l’illegalità e il caporalato. E fin qui potreste dire: beh, sì una bella iniziativa, che va ad aggiungersi a pelati e passate di pomodoro e prodotti agricoli che già si trovano sul mercato e che sono stati realizzati senza fare ricorso al lavoro nero. E invece no. C’è qualcosa di diverso in questo pomodoro pelato etico a zero sfruttamento, qualcosa di peculiare che lo rende speciale rispetto agli altri…” CONTINUA A LEGGERE QUI
(su: “Gli Stati Generali”)