A. Manfreda (a cura di), Formare lo sguardo. Valorizzazione del paesaggio e sviluppo del territorio. IDRUSA: un progetto di ricerca, Pensa MultiMedia, Lecce 2019, p. 171 – ISBN:9788867606436

Il volume è uno degli output del progetto di ricerca denominato ‘IDRUSA’, condotto tra il 2017 e il 2019, volto a ricostruire l’oggetto culturale ‘paesaggio’ dell’area del Salento sud-orientale, a partire dallo sguardo di tre artisti, Paolo Emilio Stasi, Giuseppe Casciaro e Vincenzo Ciardo, che hanno intessuto un fitto dialogo con questa terra, ritraendone molti suoi scorci tra la fine dell’ottocento e la metà del novecento del secolo scorso.
La ricerca ha censito meticolosamente una parte importante della loro produzione pittorica paesaggistica, per poi digitalizzarla e montarla in una narrazione originale, grazie anche all’ausilio di stralci letterari, anch’essi oggetto di un attento lavoro di ricerca tra le opere di autori che hanno scritto di/sul Salento, in differenti epoche storiche, e dei nostri luoghi di riferimento in particolare. Le ragioni dell’attenzione posta a questi artefatti culturali muovono da una premessa teorica: le narrazioni che riescono a farsi spazio e a risultare dominanti in una comunità, con la ridondanza e la ricorsività di significati e pratiche che generano, definiscono un’idea e un modo di vivere il paesaggio e il territorio. Per questo il Progetto IDRUSA ha realizzato anche una campagna fotografica degli stessi luoghi ritratti nelle opere d’arte, documentando come oggi si offrono allo sguardo, che è confluita in una Cartoguida e in una Mostra didattica itinerante, gli altri due output di progetto, in cui vengono fatte dialogare le fotografie di oggi e i quadri.
Nel suo complesso il Progetto IDRUSA intende offrire una proposta di narrazione del paesaggio del Salento sud-orientale da restituire innanzitutto alle comunità che vi abitano, quale contributo per un processo di sensibilizzazione al territorio e al suo rispetto, ma anche di presa di consapevolezza delle sue caratteristiche antropologiche e geografiche e delle sue potenzialità. Un contributo affinché le nostre comunità possano auto-immaginarsi e posizionarsi nei flussi socio-economici in modo progettuale e attivo, culturalmente qualificato e capace di uno sguardo dialogante, inclusivo e sostenibile.